Fini in Israele. E fin qui, niente di così strano. Almeno in termini di Realpolitik. Cassuto, capo della comunità ebraica di orgine italiana, dichiara polemico che sparirà per tutta la durata del soggiorno del vice presidente del consiglio italiano. E anche qui, niente di strano. Almeno in termini di coerenza. Allora Minerbi, ex ambasciatore, disegna un percorso dal 95' in poi. Eccolo, in sintesi. Benvenuto a Fini, in un Israele che ha bisogno di amici in Europa. La sinistra, invece, lo tradisce con attacchi ANTISEMITI. In buona sostanza, chi ha raccolto l'eredità di autori di rastrellamenti e massacri, di leggi razziali e quant'altro, SENZA ESSERSENE MAI FORMALMENTE DISTACCATA (e mi riferisco a Salò), viene accolto in Israele, chi invece è testimone vivo di chi ha donato la vita per l'uguaglianza tra la gente - cosa che fu in altri tempi tutt'altro che scontata - viene dipinto come antisemita. Il discorso dell'Antisionismo non viene nemmeno preso in considerazione, considerato alla stregua di un paravento di razzismo. Un po' come quella Terza Posizione, foraggiata da chi ci governa. Ci sarebbe da ridere, se fosse una commedia. Ma non lo è. Chissà poi come se la prenderanno i Palestinesi, dei quali non verrà incontrato neanche un rappresentante. Eppure ricordo bene che grassa parte della propaganda antiebraica delle estreme destre di quand'ero uno studente - fa' conto Movimento Politico - inneggiavano al fiero e coraggioso popolo Palestinese che combatte contro le soverchie del gigante ebraico. Non c'è niente da fare. Siamo in guerra, e siamo destinati a perderla. Tutto questo per la miopia di una classe politica che sembra avere il miracoloso dono di prendere solo scelte sbagliate. Un po' come fare 0 al totocalcio.
Benvenuti nella versione 2.0 del mio blog SezioneAurea. Pensieri e parole in libertà (vigilata)
lunedì 24 novembre 2003
venerdì 21 novembre 2003
...Sta' zitto, non rompere!
Molto carina l'ultima commedia francese, dello stesso regista de "La cena dei Cretini". Impianto che regge, tempi indovinati, battute davvero memorabili. Il "perfetto imbecille" Dépardieu è molto poetico nella sua purezza. Réno recita sè stesso, in una parte tagliata su di lui. Peccato che il lancio del trailer abbia svelato molte tra le battute più carine in anticipo. E' una scelta, questa, che finisce sempre per penalizzare i film meglio scritti.
martedì 18 novembre 2003
Concerto degli H.I.M
Visto all'Init di Roma il concerto degli H.I.M. di Doug Scharin, ex batterista di June of 44 e Rex. Abbastanza carino, sonorità sapidamente anni 70', con venature di progressive, jazz rock e un bel po' di psichedelia. Due batterie sul palco, con un mulipercussionista che si alternava tra batteria, marimba e chitarra elettrica. Scharin è bello potente, e il resto del gruppo funzionale. Specialmente Jeff Dahmer. Sia alle tastiere, ma soprattutto agli ovetti.
...Non staremo sbagliando tutto?
Accendo la TV. Mi aspettano gli ultimi 10 minuti di una fiction su Giovanni XXIII, la preghiera del Carabiniere e - infine - un Porta a Porta sui funerali delle vittime di Nassiryia. Il tempo di chiedermi se sia una ferma risposta alle strategie proselitistiche di Al Jazeera, e mi becco pure Andreotti che snocciola un rosario. Un prete mi dice dal tubo catodico che la benedizione delle salme è incriticabile perché è un atto di fede. Mi dice che hanno pregato tutti insieme. Urlo. Grido verso la TV che anche farsi saltare in aria in un bar, o davanti ad una sinagoga è visto come un atto di fede, a certe latitudini. Continua, dice che ha molto coraggio, perché ha molta fede. Non mi ha sentito. Ecco il problema. Tutti noi siamo abituati ad ascoltare la TV, ma lei, mica ci sente.
sabato 15 novembre 2003
Disegno di legge sulle droghe
E' andata. Il disegno di legge Fini sulle droghe è stato presentato al consiglio dei Ministri. I punti fermi sono: Introduzione della categoria "Principio Attivo" (più buono è il fumo, meno ne devi avere), criminalizzazione del consumo, pene detentive ed amministrative asperrime (ritiro immediato di patente e passaporto, agghiacciante concentrazione di potere decisionale in mano alle guardie), tendenza all'omogeneizzazione tra droghe leggere e pesanti. Un ritorno alla logica della punizione, e non più al reitegro. Lo si sapeva, si dirà, ma quello che si sta facendo è uno schiaffo alla volontà popolare, se è vero che il referendum del '93 sulla famigerata legge 162 del 16 giugno 1990, la famosa Craxi-Jervolino-Vassalli, ha abolito ogni penalizzazione dei consumatori, mediante l'abolizione del concetto di "Attività Illecita". Che poi le sanzioni amministrative abbiano avuto un ruolo chiave nella repressione dei cittadini è un'altra storia. E' spiegata bene QUI Comunque, rimane intatta la speranza di una strenua resistenza in parlamento prima ed in Senato poi. Il problema è politico, e non può essere combattuto a botte di decreti legge. Anche se alla maggioranza governativa di questo paese è un metodo che non dispiace.
venerdì 14 novembre 2003
Pinguini in controfase
Ieri al Metaverso ha avuto luogo il contest elettronico "Pinguini in Controfase", serata Electro-Sperimentale con Adriano Lanzi, Omar SOdano, Renato Ciunfrini, Anadi Mishra. E' stata una bella serata, con bella musica e momenti di grande intensità emotiva.
giovedì 13 novembre 2003
Nassirya
Ieri c'è stato un attentato molto grave a Nassiriya. Un camion carico di esplosivo è riuscito ad entrare nel campo italiano e a detonare. Sono morte 24 persone, tra italiani e Iraqeni (Civili e militari). E' una giornata molto triste, perché per la prima volta dall'inizio di questa "Crociata contro il Terrorismo", abbiamo capito che il bersagliere che accarezza il bambino povero non basta a garantire l'immunità. Forse l'Italia sta cominciando a capire che si tratta di una guerra, sporca, e che non è possibile stare con i ricchi americani e con i poveri iraqeni. Il nostro doppio volto, quello che da sempre contraddistingue la nostra condotta di guerra, sta uscendo, poco a poco. Siamo obbiettivo sensibile della guerriglia, ma credevamo che non fosse possibile. Mica siamo i Rambo americani, noi. Che Dio abbia pietà di tutte le anime dei morti di questa guerra che pare -se possibile- più laida delle altre.
lunedì 10 novembre 2003
...Brutta storia...
Perdere il derby per un laziale è sempre una cosa dura da digerire. Mah, è solo uno sport. E' solo uno sport. E' solo uno sport. E' solo uno sport. E' solo uno sport. E' solo uno sport. E' solo uno sport. E' solo uno sport. E' solo uno sport. E' solo uno sport. E' solo uno sport. E' solo uno sport. E' solo uno sport.
sabato 8 novembre 2003
Ecco a voi "Cosa pensa un musicista quando suona?"- Parte I
La sensibilità musicale è quell'istinto che permette a una persona di cogliere la bontà della musica a prescindere dell'attenzione che gli dedica mentre la sta ascoltando. Una volta, al liceo, feci questa cosa. Sotto elezioni studentesche (prese da tutti molto seriamente, come tradizione del Mamiani) disegnai un tazebao, sul solito retro di manifesto politico - in splendida e candida carta lucida - e pennarelli per lavagne azzottati da qualche ragazzino nello studio del padre. Il Manifesto si chiamava "La sacra Lista Di Hokuto", e i partecipanti erano Yuza delle Nuvole, Fudo della Motagna e Wayne del vento (listone "Forze di Nanto"), Rei "Uccello D'Acqua" di Nanto, Toki, e Raul (con annesso Re Nero). Il motto era qualcosa come "Basta con i soliti candidati! vogliamo dei rappresentanti in grado di farsi ascoltare!" Io, ad esempio, avrei votato Yuza delle nuvole perché secondo me era il più gaggio di tutti. L'effetto era gradevole. Pensai un'impaginazione efficace per gli scarsi mezzi, ma devo dire che faceva la sua porca figura. Non potevi non notarlo. Lo appesi nella bacheca sulla prima rampa di scale di destra, dal lato di Artemio, per intenderci, e me ne andai tronfio d'orgoglio. Non l'avevo firmato, quindi in pochi avrebbero saputo con certezza che l'avevo fatto io. Ed erano quelli che volevo. Lo videro tutti; in molti si fecero grasse risate, in molti si chiedevano che cazzo volesse dire. Nessuno gli diede un gran peso, tranne un mio amico, mente ritenuta politicamente fina . Mi prese da parte, tutto serio. Mi disse che aveva letto il mio tazebao, l'aveva analizzato, e aveva concluso che, al di là degli ovvii intenti gogliardici, aveva degli spunti d'osservazione molto interessanti. Io gli risposi che se erano quelli che coglievo anch'io non potevano essere oggetto di un'analisi politica. Non ne abbiamo più parlato.
venerdì 7 novembre 2003
E' andata la III Jam Session Etnica
E' andata in scena. Molti ospiti, atmosfera coinvolgente. Solo che le Tabla dal vivo con la batteria non sono uno strumento che possa essere sperimentato oltre. Non si sentono con la cassa, così come non si sentono con base da discoteca. Per cui dichiaro ufficialmente divise le tabla da ogni contesto misto. A questo punto si tratta di capire quale set potrò usare in simili situazioni. Se suonare in piedi o seduto su sgabello (l'accasciato mi spacca la schiena). E via discorrendo. Aggiornata la pagina della Session.
giovedì 6 novembre 2003
A proposito della vignetta di Arafat e Rabin....
....E' interessante constatare come il linguaggio occulto delle simbologie certe volte sia più esplicito dei ragionamenti. La Colomba che porta il ramoscello d'ulivo è simbolo biblico. Noé mandò dall'arca un corvo in avanscoperta. Non tornò mai. Allora mandò una colomba, che tornò con un ramoscello d'ulivo. Gli studiosi della Bibbia hanno diverse interpretazionia questo simbolo, che non starò qui ad elencare per pura pigrizia, ma quello che ha preso piede maggiormente è la Pace tra gli esseri viventi e Dio. Quindi, nella vignetta di cui si parla, i Palestinesi sono in minoranza. E 'sta chiosa la lascio così!
mercoledì 5 novembre 2003
Uomini e Conigli
Gli Australiani sono dei megalomani sfigati. Adesso vi dico che casino hanno fatto coi conigli. Un bel giorno un agricoltore decide di portare due conigli nella propria fattoria. Il fattore, non conoscendo - evidentemente - la serie di Fibonacci, derivata dalle frenetiche abitudini sessuali degli animali in questione, li lascio' accoppiare come omonimi. E fin qui niente di male, se non fosse che la volpe in Australia non c'era. Per cui, poiché non se li magnava nessuno, 'sti leporidi sono diventati una peste nell'arco di tre mesi. Orde di conigli invadevano immensi spazi, devastando raccolti e alterando l'ecosistema. Tipo i Lemmings, ma senza tendenze suicide. Nelle ovvie e tardive riunioni ai massimi livelli di potere per contrastare questa vera e propria catastrofe, fu deliberato di importare la volpe dall'Europa. Solo che un volpe se vede un cucciolo di Canguro, se lo mangia. Quindi gli australiani sono andati in paranoia. Per cui, ammazza tutte le volpi che hai portato, e inventati qualcos'altro. Pensa che ti ripensa, Alla fine la grande trovata. La Mixomatosi. Un agente biologico, che ha le prerogative di una peste per i conigli, ma che è innocuo per gli altri mammiferi. Solo che un coniglio malato in cerca di avventura è stato responsabile della morte di molti milioni di suoi simili.... in AMERICA LATINA! Il simpatico duplicidentato ha infatti preso un cargo battente bandiera liberiana, e si è precipitato in Argentina, dove è sceso a chiavare con una coniglia che si è presa nientemeno che la peste e l'ha attaccata prima al marito, poi... Vabbeh, sempre Fibonacci. Ad ogni modo, l'Australiano ne è uscito vincitore. Ha risolto il problema dei troppi conigli in Australia (creandone uno inverso in Argentina, ma questo è secondario), senza danni eccessivi. Chissà se i conigli la pensano così. E gli argentini, poi....
lunedì 3 novembre 2003
Israele criticato
In tempi ormai remoti, quando facevo il liceo al "Mamiani" di Roma, assistetti ad una conferenza, tenuta da - se non mi sbaglio - Gadi Luzzatto Voghera, sul tema dell'Antisemitismo. Essendo il mio liceo una scuola storicamente e dichiaratamente di sinistra, il relatore si trovò a dover rispondere ad una domanda, attesa sia da professori, che dagli alunni , che da egli stesso. - "Come mai voi ebrei tenete una condotta nei confronti del popolo palestinese, che tanto sembra stridere con il vostro passato?" (vale la pena ricordare che, quando io frequentavo il liceo l'Autonomia Palestinese non esisteva - Rabin era ancora di là da venire). Ricordo nitidamente la risposta. L'asse su cui posava l'intero ragionamento era di criterio insiemistico: tutti gli israeliani sono ebrei, ma non tutti gli ebrei sono israeliani. Lo ricordo bene, poiché mi sembrò immediatamente sensato. All'interno della stessa comunità Israelitica internazionale, effettivamente, si sono sempre levate voci diverse, talvolta contrastanti, ad indirizzo della politica di Israele. Ho disseppellito questo ricordo, perché mi sembra che i termini della faccenda si siano specularmente rovesciati. Leggo su giornali e agenzie della levata di scudi contro il sondaggio promosso dall'UE, che vede LO STATO DI ISRAELE come una delle maggiori minacce per la pace del mondo. Esatto, non "GLI EBREI", ma uno stato. Uno stato che, almeno con Sharon, ha esasperato i termini di un conflitto molto delicato per l'equilibrio di una regione che è sempre stata una polveriera, e che in questa particolare congiuntura storica può essere determinante nella scelta tra pace e guerra. Critico apertamente, e senza il minimo antisemitismo, la strategia di Israele nella guerra al Terrorismo. Critico una mancanza di dialogo che ha fatto tornare indietro di vent'anni una situazione che poteva essere meglio incanalata. Con questo non giustifico minimamente alcuna forma di terrorismo, che ripudio, poiché mi disgusta questo tipo di strategia militare. Ma credo anche che una minore rigidità da parte dei membri della Knesset verso i dirigenti di Hamas porterebbe più lontano di dove si è ora. Non è criminalizzando un'organizzazione che gode di appoggio incondizionato da parte di milioni di persone che si arriva a risolvere i problemi. La spina della guerra in Medio Oriente attende fiduciosa un Androclo, che con coraggio, amore e un pizzico di follia, la levi dalla zampa del leone inferocito. La leggenda ci insegna che Androclo non fu mangiato.
domenica 2 novembre 2003
L'Ipnotista
Questa è una storia vera, di cui non ho trovato menzione alcuna sui giornali. Gira per Roma un ipnotista, che deruba le proprie vittime con una facilità disarmante. L. B., casalinga, è stata fermata in zona Cassia da un signore, elegantemente vestito e dai modi ben educati. Le ha chiesto prima un'informazione su una via dei dintorni, cui L.B. non ha saputo rispondere, poi 3800€ in contanti. Accompagnata alla banca dall'elegante signore, L. ha chiesto al direttore un anticipo di quei soldi, non direttamente disponibili sul proprio conto. Ottenutili, li ha consegnati all'ignoto accompagnatore che se n'è andato ringraziando. P.C., Infermiera, è stata invece adescata in zona Appio Latino, dove "un signore ben vestito ed educato" le ha domandato dove stesse la sede della Confcommercio di zona, ottenendo risposta negativa. Quindi le ha chiesto quanto avesse nel portafoglio, ottenendo da P. tutto il denaro che portava appresso, circa 90€. Il misterioso ipnotista ha poi chiesto alla vittima se avesse avuto il bancomat con se; al no di P.C. ha salutato e se n'è andato. Tutte e due le vittime hanno memoria di tutto quanto è accaduto, compresa la faccia del truffatore. Nessuna però si è presa la briga di prendere numeri di targa o di chiedere il nome dell'"ipnotizzatore misterioso", poiché - raccontano - "sembrava perfettamente normale e dovuto l'assecondare la richiesta". Regolari denunce per truffa e plagio (contro ignoti) sono state intentate presso i Carabinieri.
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