mercoledì 27 ottobre 2004

Viva Radio 2 - Nuova Edizione


Viva Radio 2 Nuova versione: finalmente è partito, dopo febbri palleggiate e una settimana di revival.  Tra le nuove uscite, a parte Ciampi (Immortale),  Mike Bongiorno (nuovo) che presenta Telemike per sbaglio e maltratta un bambino che ha il papà che fa il pappone e la mamma che spaccia crack; l'Isola del Famoso (con Pippo Baudo - innominabile); Michal Doblo' che fa il crooner che fa dormire; Andò, imitazione di Cassano (UGUALE), al posto del tifoso. Parodia Onda Verde. Testi sempre deliranti.

martedì 26 ottobre 2004

Una ventata di Milano alla sala A di Via Asiago


il 3 giugno del 2005 Jannacci compirà settant'anni. Il tour che accompagnerà il cantautore a valicare la veneranda soglia porterà come nome la data del suo compleanno, e a noi la cosa è piaciuta molto. Si era pochi in via Asiago, pochi ma buoni. Enzo si mostra subito in grande forma, e, intervistato, da Gerardo Panno e Silvia Boschero, regala subito perle di un certo spessore; ci piace ricordarre la feroce ironia sul servizio pubblico blindato ("il problema non è occupare la Rai, il problema è riuscire a entrare").
Ad ogni modo lo spolvero è grande, e la Band (bravissimi, che classe!) è di quelle d'altri tempi:  Stefano Bagnoli, un mancino dal tocco leggero e personale alla batteria e Marco Ricci (scuola Franco Cerri - Milano D.O.C.) portano l'acqua, mentre Sergio Farina con l'acustica ordisce trame verticali e "Il Conte" Daniele Moretto alla tromba si occupa di quelle orizzontali. Su tutti (Papà compreso) vigila Paolo Jannacci, bravissimo e molto consapevole. Ed ecco che va dal padre e gli sistema io microfono, poi si gira per dividere il tempo, riferimento a tutti gli altri... Il risultato di questa bella alchimia è - manco a dirlo - un bellissimo concerto: I brani sono tutti della produzione deglianni sessanta, quelli della collaborazione con Giorgio Gaber, e i primi di Cochi e Renato. Il concerto ha avuto due set, con intermezzo intervistatorio, sempre a cura di Boschero e Panno. Brani divertenti e famosi (El portava el scarp del tennis) alternati a momenti di lirismo impressionante (Ti te se o no?), mai suonata in pubblico e dedicata prima alla moglie, poi a tutti i musicisti - lo ringrazio a nome della categoria. Momento di divertissement, con uno sgravo di panza uscito dalla camicia, che è rimasto ignorato per un buon quarto d'ora (Da Mammì a Ne te s'era minga ti?), stigmatizzato con la frase: "Negli anni mi si è formata una protusione frontale l'ho cercata di contenere con lo sbuffo della camicia" e poi: "Quando finise una moda, io la comincio".
Difficile mettere in graduatoria i tanti pezzi suonati: basti dire che Ti cumprà  l'calzett di seda è stato un vero delirio, e la Balilla una specie di stornello.
Insomma, si aspetta con impazienza il tour, ma nel frattempo chi può, si goda il Progetto Jannacci a Milano: una commedia, e sei giornate di Jazz con il gruppo del figlio. Le credenziali ci sono, le capacità pure. Non so se mi spiego.

venerdì 22 ottobre 2004

Gli Stinger israeliani non fanno notizia


Ieri, 21 ottobre 2004, stavo passando allegramente del tempo con un mio amico, davanti alla tv accesa. Dopo la partita della Lazio trasmessa sulla seconda rete, non sopportando un servizio del Tg2 appena partito sull'inchiesta anti-italiana di un magistrato che ha osato chiedersi cosa facessero Cupertino, Agliana, Quattrocchi e Stefio in Iraq, e chi l'avesse chiamati, ho messo il TG3, anche quello appena cominciato. Il servizio d'apertura era dedicato ad un missile israeliano lanciato da un elicottero che ha polverizzato l'automobile in cui viaggiava un dirigente di Hamas. Ero distratto, per cui non ricordo molto della notizia. In più, al momento, non mi sono preoccupato più di tanto: Il giorno seguente, in redazione, avrei saputo di più. Oggi mi rendo conto di aver fatto molto male a distrarmi: infatti non c'è traccia della notizia, in giro. E se c'è, non è facile trovarla: la rassegna stampa di oggi comprende: La Repubblica, il Corriere della Sera, La Stampa, Il Foglio, Repubblica On Line, Il Barbiere della Sera, Dagospia, i siti dell'Ansa e AdnKronos. Gli unici riferimenti li si trova - indiretti - sull'ansa, che batte un secondo attentato occorso in mattinata con riferimento a quello della notte precedente. Sulle prime ho pensato al fatto che poteva essere una notizia arrivata in ritardo rispetto alle rotative, ma poi: (A) Perché nelle edizioni On-line, che non hanno questo problema, non c'è? Inoltre (B): il servizio del Tg3 era bello che montato, con tanto di immagini. Che fine ha fatto? e poi, come si chiamava il dirigente ucciso? che ruolo ricopriva? Ci si devono aspettare attentati di rappresaglia in Medio Oriente? Da questi lidi, lo sconcerto regna sovrano.

martedì 19 ottobre 2004

Aggiornamento Massivo. Buongiorno, Mondo!


Era da un po' di tempo che non riuscivo ad aggiornare il Blog. Mi ritrovo qui, dopo una quantità devastante di articoli scritti per il giornale (la qualità ne avrà risentito? Bah...) ad aggiornare il blog. Di cose ne sono successe, ma mi limiterò a ricordare i tre film che ho visto in settimana. Hero, The Bourne Supremacy e Collateral. Per quanto riguarda il primo, ha ricevuto acclamazioni da diverse parti. Non so se avere letto le recensioni entusiastiche prima me l'abbia rovinato, ma non c'è piaciuto un granché. Lento come una sclerosi a placche, prolisso come solo un film Cinese può essere, a mio giudizio promette molto e mantiene poco. I combattimenti sono ben girati, ma Jet Li si vede più come attore (una specie di Schwarzenegger giallo) che non come atleta, dove rende di più. La Tigre e il Dragone era un film molto più bello. E Chow Yun Fat reggeva la scena molto meglio. The Bourne Supremacy l'ho visto proprio sull'onda della delusione cocente di Hero. Sarà per questo che mi è piaciuto. Secondo capitolo della storia del super-agente-arma Jason Bourne, un Matt Damon abbastanza convincente, la trama scorre fluida (anche perché non è particolarmente intricata), e l'azione è vorticosa. Goa, Berlino, New York, Londra, Napoli, Amsterdam, Mosca si alternano nel montaggio, rendendo il film velocissimo. Non ci hanno convinto gli inseguimenti, specialmente quello girato a Mosca. Poteva essere girato meglio. Ad ogni buon conto, megio aspettare l'uscita del DVD.
In ultimo, Collateral. Gli estimatori di Tom Cruise usciranno soddisfatti dal cinema, e i detrattori stupiti. Cruise-Vincent regge tutto il film, dipingendo a tinte fosche il rapporto "a doppio taglio" con il tassista Max.-Jamie Foxx. Michael Mann confeziona un nuovo piccolo gioiello, mostrandoci una L.A notturna, sfavillante e tetra allo stesso tempo. Bella prova di attori da parte di tutti.
Ve saluto e ve ringrazzio!

sabato 9 ottobre 2004

Björk - Medùlla


Il disco promette e mantiene quella “mollezza” evocata dal titolo: un lavoro dalla pasta morbida e avvolgente, dopo anni di attesa. Il lancio, in stile Björk, è perfetto: un capolavoro annunciato e celebrato, con la voce prima attrice. Questa volta, oltre alla ricerca sonora, portata avanti con collaudata sapienza, ci sono collaborazioni che fanno gridare al capolavoro. Effettivamente, per un disco che vuole esplorare a fondo le possibilità della voce, la presenza di Mike Patton e dell’Arcangelo Robert Wyatt offre un biglietto da visita tra i più blasonati cui si possa aspirare. Il primo ci dà bella mostra di sé nella “Batteria Elettronica Umana”, assieme a Dokaka e Rahzel, soprattutto nel brano Where Is The Line, terza track del disco, brano dalle tensione emotive violentemente evocative, anche grazie all’ Icelandic Choir, presente in tutto il disco. Dal primo pezzo in poi, è un continuo susseguirsi di affreschi sonori, con richiami che spaziano dalla musica circolare dei mandala buddisti, alla polifonia vocale di Pérotin. Il brano di apertura Pleasure is all mine offre una melodia “alla Björk”, nostalgica e mai banale. Via via il disco si apre, con aneliti nordici e incursioni perfino nel pop progressivo. Submarine, in coppia con Robert Wyatt, offre uno spaccato di scuola di Canterbury, gotico più che mai. Who is it, il brano che – ci scommettiamo - verrà cannibalizzato nelle decine di “Radio Edit” e “Remix” che accompagnano da sempre ogni uscita della signorina Gudmundsdottir, è il brano più pop del disco. Orecchiabile, con un refrain accattivante, è arrangiato con grande personalità. Il disco è un’opera di grande spessore, e ci dà l’impressione che la cantautrice islandese sia la punta di un iceberg, che alla base ha una macchina di produzione e lancio di arte ad alto livello. Non possiamo far altro che alzarci in piedi e salutare un ennesimo bel lavoro, che non delude le aspettative, ed è destinato (forse da prima della sua uscita) a fare scuola.

sabato 2 ottobre 2004

Finalmente una voce nuova!


Tra una destra liberticida, populista e scriteriata, una sinistra priva di nerbo, di un disegno comune e dilaniata dalle miserrime questioni interne, finalmente si leva una voce nuova. Ma non il solito Ferrara (quest'anno sta più a destra di Pinochet, si sa che a lui piace variare): Se non è Zuppa è Pan bagnato, si dice a certe latitudini. Negli uffici stampa, invece, si preferisce Se non è il Foglio, è Dagospia. Quindi è il buon Dagospia, che ci offre, su un piatto d'argento, lo scoop, il personaggio dell'anno. Grazie, Dago!
"Innanzitutto sono molto contenta di essere qui oggi, in un posto bellissimo come la Puglia: ci torno sempre molto volentieri.
Eeeh, ultimamente il mio rapporto con la politica si è ampliato tantissimo, soprattutto dopo l'11 settembre io seguo veramente i telegiornali: ogni giorno mi vedo Tigiuno, Tigiddue, Tigiquattro e Tigicinque, quindi. veramente. [ride, ovazione del pubblico] quindi devo dire che. ecco. sicuramente mi piace molto la politica. [brusio del pubblico] scusate, se potete alzare il silenzio, perché non è carino che ridete così! Grazie, eh! 
Eeh. quindi sono molto contenta.
Allora, innanzitutto il rapporto dei giovani con la politica credo che sia molto in difficoltà. Questo perché, chiaramente, leggendo il quotidiano, diversi titoli sono fatti in maniera illeggibile per un ragazzo di quattordici anni, che sicuramente passa alla pagina sportiva, piuttosto che leggere. io mi sono presa de i ritagli. 
Ecco, ad esempio, questo titolo: "Primarie: l'allarmo. l'allarme della Quercia. Fassino e Veltroni: Prodi leader, ma niente giochetti, serve un vertice". Allora, un ragazzo di quattordici anni, chiaramente, "primarie" non sa cosa. che cosa vuol dire. [ride] "l'allarme della Quercia" neanche, quindi sicuramente si va a leggere la pagina sportiva.
Quindi io credo che bisognerebbe. appunto, come diceva la. [indica la persona al suo fianco, ma non se ne ricorda il nome]. sì, Bruna [ride]. credo che veramente bisognerebbe fare un'ora a scuola di politica: insegnare ai giovani la politica a scuola. Anche un'ora: per sapere com'è nata la politica, com'è la storia della politica. E quindi credo che questo sia una cosa. 'nsomma, che servirebbe sicuramente ai giovani. 
Eppoi, uhm. ecco, io metterei anche la mia faccia per degli ideali. che sono, appunto, la guerra. Io sono assolutamente contro la guerra. Credo che quello che sta succedendo in Irak sia una cosa veramente triste. E credo che l'Italia è un popolo cattolico, un popolo che crede nella Chiesa, e allora se crediamo nella Chiesa, la Bibbia dice che. ehm. praticamente. [non si ricorda la citazione] "porgi l'altra guancia": quindi, assolutamente, io non credo nella vendetta e nell'odio. Quindi, la prima cosa che bisognerebbe esserci in Italia è nel levare subito le truppe dall'Irak. E un'altra. [applausi] Grazie! 
Speriamo che le prossime elezioni non vinca Bush, perché sennò staremo altri quattro anni nel terrore [ride, applausi].
E poi, un'altra informazione che volevo dare, visto che qua sono ggiovani sicuramente della mia età. eeh. contro la droga. Assolutamente credo che la droga sia una cosa veramente. stupida. So che i ragazzi sono influenzati da persone più grandi, che sicuramente il sabato sera in discoteca prendono extasy o si drogano. Questo credo sia totalmente sbagliato, perché la vita è una e bisogna gestirla al meglio. E quindi, veramente, un no contro la droga [applausi].
Eppoi. io sono... amo molto gli animali [brusio, si interrompe]. Scusate: è veramente di cattivo gusto, questo fruscio. Ehm. So che in Italia ci sono molti combattimenti di animali. di cani.. e questa è una cosa che veramente per me non ci dovrebbe essere più. Quindi: una legge più severa nei confronti degli animali. Perché veramente gli animali sono i migliori amici dell'uomo. Io tengo molto ai cani, soprattutto, faccio volontariato nei canili. E credo sia molto importante salvaguardare, appunto. gli animali. 
Questo volevo dire, grazie! [applausi]