sabato 27 dicembre 2003

Buon Natale


Che ci crediate o no, qualcuno mi ha fatto i complimenti per i miei blog. Che poi è uno. Ora, leggo questa notizia sul mio GuestBook, e apro Sezione Aurea dopo un bel po'. C 'è la notizia della presa di Saddam, poi nulla. Vi spiego. Mi sono fatto lo studiolo a casa, quindi sono stato egoisticamente molto sulle mie, privando l'etere telematico delle mie perle di squisita saggezza. Poi ci si sono messe le feste, dove-come tutti- ho subito un feroce attacco a fegato e glicemia da parte della società parentale. Ed ora eccomi qui, grasso e idiota, senza "perla da bar di paese" da sottoporre al giudizio di tutti voi, se ci siete. Una cosa, però la posso fare; i miei migliori auguri di buon Natale e felice Anno Nuovo. Auguri non cattolici, ma cristiani. Nello spirito.

lunedì 15 dicembre 2003

Saddam


Anch'io voglio essere protagonista, e voglio dire la mia su quanto ho visto in TV. Voglio essere parte integrante di una informe base di consenso, peccato che non mi abbiano intervistato per strada, magari anche solo su una pagina di cronaca cittadina. Avrei fatto lo spelling per far scrivere correttamente il mio nome, avrei inventato una qualifica altisonante come sinonimo alla mia nullafacenza, avrei chiesto quando e dove sarebbe uscito l'articolo. Poi sarei andato da mia madre a pranzo, e le avrei raccontato la mia salda e originale presa di posizione, suscitando in lei un ammirato stupore. Però non è accaduto, purtroppo. Quindi, per arricchire ulteriormente il vasto orizzonte di opinioni sulla cattura di Saddam Hussein, mi devo accontentare del mezzo telematico. E' meglio di niente, ma ha perso molto del suo esoterico fascino iniziale. Vabbeh. A me quel poveraccio mi ha fatto pena. Le immagini di quel barbone che viene sottoposto a visita medica, quel "We got him" in conferenza stampa mi hanno solo fatto ricordare quello che in fondo sapevo già. Che gli Yankees non sono meglio dei crucchi che hanno sconfitto una sessantina d'anni fa. Il loro modo di fare politica mi disgusta, e trovo le loro ostentazioni di potere gratuite e fastidiose. Hanno creato il fantoccio, lo hanno usato per i loro comodi, poi lo hanno scaricato, anzi buttato giù, lui e tutti quei poveracci soggiogati coi soldi americani. Niente di nuovo, per carità... Ma una notizia per essere agghiacciante non dev'essere necessariamente nuova. Se tutti sappiamo che una situazione di fatto non cessa di esistere quando si smette di parlarne, perché facciamo finta che sia così?

giovedì 11 dicembre 2003

Gingle Bells

Potete verificare quanto scritto a partire dalla pagina http://gazzette.comune.jesi.an.it/2003/171/8.htm Lo shopping di Berlusconi Sarin, Tabun, Agente Arancio. Sono solo alcune delle sostanze chimiche e radioattive ordinate dal governo Berlusconi. Per fare cosa? di G. Lannes Armi nucleari, biologiche e chimiche, ovvero armi di distruzione di massa. Cercate (e non trovate) in Iraq, ce le potremmo ritrovare presto in casa nostra. Il governo italiano ha dato ordine di acquistarle. L'elenco completo non si trova in qualche documento segreto ma nel supplemento ordinario della Gazzetta ufficiale numero 171 del 25 lug corrente anno. Con decreto 13 giugno 2003 il ministro della Difesa Antonio Martino - "di concerto con il ministro degli affari esteri Frattini, dell'Interno Pisanu, dell'Economia e delle Finanze Tremonti e delle Attivita' produttive Marzano" - ha approvato l'acquisto di "agenti tossici chimici e biologici, gas lacrimogeni, materiali radioattivi, relative apparecchiature, componenti, sostanze e tecnologie". A pag 17 l'atto ministeriale specifica che i militari italiani si devono dotare di "agenti biologici e sostanze radioattive adattati per essere utilizzati in guerra per produrre danni alle popolazioni o agli animali, per degradare materiali o danneggiare le colture o l'ambiente, ed agenti per la guerra chimica". In particolare si autorizza l'acquisto di gas nervini, tra questi il micidiale Sarin (quello dell'attentato al metro' di Tokyo del 20 marzo 1995), il Soman, il Tabun, il Vx. E ancora: "agenti vescicanti per la guerra chimica: ipriti e lewisiti". E poi continuando: "agenti inabilitanti e defolianti" tra i quali anche i tristemente famoso Agente Arancio, utilizzato dagli americani in Vietnam e i cui effetti devastanti si riscontrano ancora sulla popolazione di questo paese. Nell'elenco sono comprese anche "apparecchiature progettate o modificate per la disseminazione delle sostanze chimiche" oltre a "tecnologia per lo sviluppo, la produzione, l'utilizzazione degli agenti tossici". Quanto al capitolo nucleare, l'autorizzazione non si limita "al software in grado di simulare un'esplosione", ma fa riferimento anche all'acquisto di "sostanze radioattive" e alla costruzione di "impianti per l'ottenimento del plutonio 239 e loro apparecchiature e componenti appositamente progettati e preparati". Autorizzato anche l'acquisto di vari tipi di gas lacrimogeni in funzione antisommossa. Sulla vicenda il verde Paolo Cento ha indirizzato l'8 settembre scorso una interrogazione parlamentare al ministro della difesa, che pero' non ha ancora ritenuto di dover rispondere. "L'elenco e' in contrasto con le convenzioni internazionali, scrive Cento, perche' e' destinato a supportare azioni militari non solo difensive ma anche offensive". 

giovedì 4 dicembre 2003

Approvata la Gasparri


- "Er Messaggero è arivàto tardi, e l'ho finita" - mi ha detto il giornalaio. E' buffo. Ieri, non trovando la Repubblica in edicola, ho ripiegato sul Corriere della Sera.Era un po' che non mi capitava sotto gli occhi, e la fatalità ha voluto che ciò accadesse proprio all'indomani dell'approvazione al Senato della Gasparri. E' stata definita "Squilibrata e Illiberale". Sono d'accordo, ma secondo me, la cosa peggiore - detta tra le righe - è un'altra; è una legge miope; accetta uno status quo sbagliato, in funzione di una situazione cristallizzata su un errore marchiano, che urta qualsiasi principio di buon senso, oltre che di legge. Mettendo sullo stesso piano diverse branche della comunicazione, penalizza l'editoria cartacea, a favore non di un sistema pluralistico di informazione, ma di un duopolio che ha fatto vedere tutti i suoi limiti in questi anni. Miope è colui che vede male da lontano, ma benissimo da vicino. Quindi, la situazione in cui stiamo, il nostro governo la vede benissimo. Meglio di qualsiasi altro. C'è da chiedersi però se ha visto il muro che attende la (cito) "Locomotiva Italia" al termine della sua folle corsa.

mercoledì 3 dicembre 2003

Dogville

Visto Dogville. All'uscita del cinema ho pensato: "'Sto film m'ha rincoglionito!" Nel tragitto in macchina tra il cinema e casa ho cominciato a snocciolarlo, e ho avvertito una sensazione di diradamento di nuvole nella mia testa. Nella notte - per vari motivi insonne - lo ho odiato; dopo le decine di incubi tra ieri e oggi sono convinto che sia un capolavoro.

E ora cominciano le risate. Quelle vere!

Fini ha citato Gaber. Credo sia stata l'unica volta in cui sono stato contento che sia morto. Almeno non ha sentito. Si parlava, ovviamente da Vespa, di "Destra-Sinistra", neanche tra le sue più belle canzoni, secondo me. E Qui, il (N? V? M?)ostro vice presidente del consiglio si è distaccato, in un'orgia di ascolti televisivi, da tutti "Gli orrori del regime fascista". La Mussolini (O' faccio 'ppè 'nnonno) se n'è già andata, e già paventa la definizione di un nuovo soggetto politico, e la base scalpita. E parlando con amici, ci si chiedeva cosa diranno i "duri e puri" dell'elettorato di roccaforti-tipo-Latina. Quelli che alla svolta democratica ci credono poco, e che certi discorsi dal "Nuovo Mussolini" non avrebbero mai voluto sentirli. A questi dico: Tranquilli! chi nasce tondo, non può morire quadrato, quindi sono solo formule politiche. Giri di parole per conquistare il potere, quello vero, non all'ombra del Grande Imprenditore. Vedrete che la musica cambierà. Berlusconi ha avuto la Gasparri, Fini avrà la legge sulla droga. Quella sull'immigrazione è già operativa. In buona sostanza, cari amici miei, noi aspettiamo la stangatona tutta insieme, ma questi sono più furbi dei loro predecessori. La stangata la centellinano, e il popolo cojone non vede, non sente, non parla.