giovedì 4 dicembre 2003

Approvata la Gasparri


- "Er Messaggero è arivàto tardi, e l'ho finita" - mi ha detto il giornalaio. E' buffo. Ieri, non trovando la Repubblica in edicola, ho ripiegato sul Corriere della Sera.Era un po' che non mi capitava sotto gli occhi, e la fatalità ha voluto che ciò accadesse proprio all'indomani dell'approvazione al Senato della Gasparri. E' stata definita "Squilibrata e Illiberale". Sono d'accordo, ma secondo me, la cosa peggiore - detta tra le righe - è un'altra; è una legge miope; accetta uno status quo sbagliato, in funzione di una situazione cristallizzata su un errore marchiano, che urta qualsiasi principio di buon senso, oltre che di legge. Mettendo sullo stesso piano diverse branche della comunicazione, penalizza l'editoria cartacea, a favore non di un sistema pluralistico di informazione, ma di un duopolio che ha fatto vedere tutti i suoi limiti in questi anni. Miope è colui che vede male da lontano, ma benissimo da vicino. Quindi, la situazione in cui stiamo, il nostro governo la vede benissimo. Meglio di qualsiasi altro. C'è da chiedersi però se ha visto il muro che attende la (cito) "Locomotiva Italia" al termine della sua folle corsa.

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